La MAT SIDE JIU JITSU Molfetta, scuola di NOGI grappling e Brazilian Jiujitsu nata nel 2006 a Bari, inizialmente col nome di SUBMISSION FIGHTING UNION, per iniziativa di Vanni Altomare.
Già attiva e presente nel campo, vanta già il conseguimento di numerosi titoli, e può contare su giovani talenti che cominciano ad affacciarsi nell'agonismo.
Nel 1998 Vanni Altomare consegue il grado di cintura nera di Judo. Oltre a questa disciplina pratica lotta libera e NOGI Grappling.
Nel 2010 è stato investito del grado di cintura blu di brazilian jiujitsu dal Maestro Bernardo Serrini.
Nel 2012 ha conseguito il grado di cintura viola, dal Maestro Roberto Atalla de Moraes. Nel 2014 consegue il grado di Cintura marrone di Brazilian Jiu Jitsu.
Il 5 giugno 2016 Riceve la cintura nera da Bernardo Serrini.

Oggi è l'unico centro accreditato dalla MAT SIDE nel sud d'Italia.

Quest'anno le lezioni saranno tenute presso il centro sportivo THE BOX - CrossFit Molfetta.

PER CONTATTI: vannialtomare@gmail.com

martedì 23 ottobre 2012

London Open International e Euro NOGI 2012


Quest'anno, la RGC Molfetta, approda nell'isola britannica per prendere parte al prestigioso trofeo internazionale di bjj, il London Open, che ha accompagnato la prima edizione del Campionato Europeo IBJJF di jiujitsu NO GI.

Ovviamente non potevamo pensare di restare a casa indifferenti.




Giunti in quel di Londra, la allegra compagnia composta per l'occasione dall'onnipresente Luigi Germinario, con fratello e madre al seguito, Mimmo Vestito, Daniela Franco, e ovviamente il sottoscritto, nel primo giorno di permanenza non può astenersi dal girare per Londra visitando i soliti celebri luoghi, Big Ben, Westminister, Piccadilliy Circus...

Il sabato si aprono le gare nella splendida cornice del Crystal Palace Sport Center, e il primo giorno di competizioni, quello che prevede lo svolgimento del torneo in kimono, combattiamo tutti.

Il primo a Lottare e Luigi Germinario, che affronta, all'esordio nelle viola, un avversario molto forte, come tutti gli altri nella adult. Riesce a combattere bene, e a dare filo da torcere al suo avversario, ma non si impone a sufficienza, e perde ai punti contro un ragazzo che a sua volta perderà l'incontro successivo. Luigi si è allenato davvero molto per questa gara, effettuando più di un allenamento al giorno, ogni giorno, ma ha dovuto seguire una dieta molto stressante per poter raggiungere un peso adeguato a sostenere entrambi i giorni di lotta, e, a mio avviso ne ha sofferto, non potendo esprimere al meglio la sua reattività, risultava leggermente sotto tono negli scambi veloci.

Daniela Franco lotta contro un avvrsaria della Alliance International, contro la quale cerca di imporsi in piedi, fallisce un attacco alle gambe, e prende guardia. Inizia a lavorare nella guardia aranha, cosa che mi fa pensare al meglio, ma non riesce ad imporsi. Viene passata e finalizzata nonostante stesse lavorando bene ed esprimendo un buon jiujitsu. Terzo posto per lei.


Daniela, dopo la bruciante serie di successi dell'anno scorso, e dopo essersi allenata davvero duramente per questa gara, probabilmente scopre un nuovo fronte sul quale è necessario progredire, ovvero quello della condizione mentale per poter combattere, nonchè, a mio avviso, deve migliorare nella guardia aperta.


Passare alla cintura successiva è come alzare l'asticella e ritrovarsi ad affrontare una nuova serie di difficoltà, ovviamente combattere vuol dire mettersi in gioco e accettare la possibilità che ci sia qualcosa da dover rivedere. Da questa gara, a mio avviso, Daniela ha tratto delle conclusioni utili alle prossime sfide. E questo è il modo giusto di affrontare l'agonismo, imparare dalle sconfitte più che dalle vittorie.

Mimmo Vestito, l'inossidabile Mimmo, IronMimm, fa una bella lotta con un forte lottatore italiano della Cyclone, e avanza al successivo match che onestamente non riesco a seguire bene perchè impegnato ad osservare quelli che sarebbero stati i miei avversari. Ma vince la categoria e conferma sempre di più il suo marmoreo gioco dalla posizione. Mimmo oramai riesce a prendere quello che vuole, a non accontentarsi e ad affrontare le competizioni internazionali con il piede giusto. Oramai un veterano del nostro gruppo, neo istruttore di un gruppo tutto suo a Giovinazzo, conferma ancora una volta il suo valore in campo. Grande Mimmo!!



Tocca a me: combatto il primo turno con uno spagnolo che sapevo preferiva combattere da sotto... mi aspetto una chiamata di guardia che arriva! la devio e finisco in mezza. Cerco di passare ma non riesco a manovrare molto. Blocco una deep e provo a strangolare quanto meno per dare impressione di offensività. L'incontro termina sullo zero a zero e vinco per decisione arbitrale.
Nel secondo match affronto un coriaceo lottatore londinese della Roger Gracie, che avevo visto lottare, molto forte nel passaggio della guardia e bravo a mettere pressione. Cerco di affrontrarlo in piedi ma non riesco ad esprimere bene il mio judo, e nei pochi momenti in cui lo affronto con la mia guardia, riesco a stento a tenerlo nella mia spider. Riesco quasi a sweepparlo e finisce a terra con la mia gamba che incrocia esternamente la sua. Chiede la mia squalifica che non arriva, eravamo già fuori dall'area regolamentare ed era evidente che non fosse intenzionale. Guadagno un Vantaggio e lui una punizione per passività. Vinco io.



Secondo giorno, ed è la volta della gara senza Gi. Luigi affronta di nuovo una categoria davvero ostica, con i postumi della gara del giorno prima ed il digiuno forzato. Come il giorno precedente, paga il prezzo della debolezza da dieta e risulta troppo poco reattivo anche se lotta in modo adeguato, tenta diverse finalizzazioni da sotto e ribalta ma perde la posizione.

Mimmo affronta una avversario ampiamente alla sua portata e domina fino ad una sua distrazione che permette all'avversario di chiudere una fortunata ghigliottina. Secondo posto per Mimmo, che, comunque, trova conferma del suo potenziale.

Termina qui la nostra trasferta londinese tra incertezze, qualche delusione e qualche conferma, e un cielo decisamente grigio e pesante.
Esordire nelle viola non è facile, e tantomeno lo è in una gara come questa. Personalmente soddisfatto a metà della mia gara (avrei potuto fare di più), possiamo dire che abbiamo nuovi punti su cui lavorare per gli impegni futuri.

Come sempre... sempre avanti!